Dopo esperienze di successo in altri settori cosa ti ha portato ad avvicinarti all’attività agricola?

Enrico De Marco: I miei ricordi d’infanzia legati a Castellonorato rimandano a uliveti con piante anche centenarie che si estendevano all’orizzonte, lasciando intravedere la splendida vista del mare e del Golfo di Gaeta. Nel tempo questi paesaggi sono rimasti pressoché immutati, preservandone la bellezza degli scorci mozzafiato che ricordavo da bambino. Vengo da una famiglia che vanta un’antica tradizione nel mondo dell’olivicoltura: i miei zii producevano olio, nonno Antonio stava in campagna fra gli olivi dalla mattina alla sera e se lo volevi vedere prima del tramonto dovevi andare a cercarlo negli uliveti. Era innamorato della terra. Produrre olio extravergine di oliva significa quindi riappropriarmi delle radici familiari ed in qualche modo fare in modo che nonno, da lassù, sia fiero di me.

Quali potenzialità vedi in un territorio come quello delle Colline Pontine sul fronte dell’olivicoltura?

Enrico De Marco: Il territorio basso-laziale e i paeselli arroccati attorno Formia, Castellonorato ed Itri esprimono una vocazione olivicola sin dai tempi dell’Impero Romano, fare olio extravergine è una tradizione. Qui la cultivar predominante è l’Itrana, nota per l’eccellente “oliva di Gaeta”, un’oliva da mensa fenomenale, ma solo recentemente il pubblico “del settore” si è accorto delle potenzialità dell’olio e recenti riconoscimenti nazionali ed internazionali stanno accendendo un faro su questa eccellenza.

Dove ti spingerai ora a livello produttivo?

Enrico De Marco: Il mio obiettivo è produrre un extravergine di altissimo livello, per intenditori che amano abbinamenti gourmet. Per farlo abbiamo optato per tecniche agronomiche rispettose del terreno e della sua produttività naturale. Abbiamo voluto mantenere una selezione manuale delle olive alla molitura, che è effettuata poche ore dopo la raccolta, all’interno di un frantoio a ciclo continuo di ultima generazione, conservando sotto azoto l’olio molito limitando al massimo il contatto con l’ossigeno per evitare l’ossidazione e il deterioramento dell’olio.

Tutti gli amanti dell’extravergine di oliva chiedono un olio a bassa acidità, pochi sanno che il gusto e l’olfatto umani non sono in grado di coglierla a livello sensoriale, è necessario fare riferimento alle analisi di laboratorio.

L’EVO per essere considerato tale non può superare 0,80 di acidità, ma la celebre Guida Gambero Rosso considera un olio degno di nota se sta sotto lo 0,30. “E’.D.Enrico” ha un’acidità di 0,16 in un’annata davvero difficile. E’ un prodotto straordinario, adatto per accompagnare piatti di pesce, insalate e bruschette.

Intendiamo mantenere e migliorare le caratteristiche organolettiche e produttive del nostro olio, dando vita a prodotti eccellenti che sposino la qualità ad un packaging ricercato.

Dopo il Mosto Maesta abbiamo creato Itranae, una linea di olio extra vergine di oliva che stupisce per armocità e profumi.

Chi cerca il tuo olio e perché lo sceglie?

Enrico De Marco: L’olio deve saper comunicare sensazioni, deve trasmettere i profumi della terra a cui appartiene. Degustando “E’.D.Enrico” potrete avvertire sentori di pomodoro e mela verde ed un leggero retrogusto di nocciola. Sono certo che, chiudendo gli occhi, potrete immaginare anche il Golfo di Gaeta e le Colline Pontine che si affacciano al mare.

Chi acquista “E’.D.Enrico” non acquista quindi solo un eccellente olio extravergine di oliva, acquista un’esperienza sensoriale da assaporare con attenzione. Questa è la filosofia che anima l’azienda, anche le nostre future “creazioni” seguiranno questo mantra.

Anche se siamo nati da poco, tra i nostri clienti annoveriamo già alcuni chef stellati che hanno richiesto il nostro olio appena l’hanno assaggiato. Ci scelgono intenditori amanti dell’olio extravergine di eccellenza, ma anche amanti e appassionati della buona tavola alla ricerca di sapori autentici, molti anche i turisti alla ricerca di un “pezzo d’Italia” racchiusa in una bottiglia di qualità.

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